martedì 14 giugno 2011

Referendum ehm ehm ehm

Referendum ehm ehm ehm Abbiamo raggiunto il famigerato quorum. Evviva, bene, bravi. Premetto che anch'io, come 25 milioni di italiani, mi sono recato alle urne per votare sui famosi quattro quesiti, ed il mio voto è andato nella direzione dei più. Trovo però del tutto fuori luogo i festeggiamenti che si sono visti dopo i risultati. Nel senso, mi sanno tanto di propaganda fine a se stessa, la vera domanda da porsi un minuto dopo lo spoglio delle schede sarebbe stata: "Bene, ed ora cosa cambia"? Perchè a mio modo di vedere non cambierà assolutamente niente. Il Nucleare non verrà più fatto qui in Italia, ma sinceramente, dopo il Giappone e tutto quello che è successo c'era ancora qualcuno che pensava che si potesse andare avanti sulla strada del nucleare?
Solo qualche matto ovviamente. Quello sul legittimo impedimento non sposta di una virgola la questione, quella norma sarebbe scaduta tra pochi mesi e gli si è attribuito un valore politico e basta. Tantopiù che basta che venga fatta un'altra legge che modifica leggermente le cose e il "SI" all'abrogazione del legittimo impedimento verrà del tutto depotenziato. Gli unici due referendum che avevano una qualche rilevanza per la gente comune erano quelli sulla gestione dell'acqua. Ma, come troppo spesso accade, i quesiti proposti erano troppo complessi e strutturati per non essere soggetti ad interpretazioni di parte che, e qui ne riparleremo tra qualche mese, ineficieranno del tutto il voto espresso da tutti noi. In poche parole, salvo lievi cambiamenti, andremo nella direzione tracciata fino ad oggi, con interessi di parte predominanti. I referendum sarebbero un bello strumento per gli elettori, peccato che vengano usati quasi sempre per buttare fumo negli occhi. Tanto è vero che in Italia non sono ammessi referendum propositivi. Cosa vuol dire questo, che quello che pensano i cittadini non va bene che venga votato. "Diamogli solo l'illusione di gestire il proprio futuro con referendum abrogativi a cui comunque, in un modo o nell'altro possiamo porre rimedio".
Quanti di coloro che ieri hanno pensato che da oggi tutto cambiasse riflettono su questo? E domani cosa faranno quando si accorgeranno che niente è cambiato cosa faranno? Ai posteri.............

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