venerdì 17 luglio 2009

Le Follie del calciomercato

Le follie del calciomercato In questi giorni sta imperversando il calciomercato con annessi tutti i suoi eccessi e le sue storture rispetto alla vita reale. Ha iniziato il Milan con la vendita di Kakà al Real che, in un secondo tempo, ha acquistato anche Cristiano Ronaldo dal Manchester U. e Benzema dal Lione, ma sembra che ancora non sia finita. Acquisti ovviamente profumatamente pagati alle squadre di appartenenza ed anche ai calciatori stessi che, in più di un caso, riceveranno emolumenti di oltre Dieci milioni di Euro a stagione. In queste ore sembra si stia concretizzando il passaggio di Ibrahimovic dall'Inter al Barcellona con tragitto inverso per l'attaccante di quest'ultima, il camerunense Eto' o. Ibra sembra sia già oggi il calciatore più pagato al mondo con oltre Dodici Milioni di Euro di stipendio all'anno, netti ovviamente: i calciatori non sono stupidi e non hanno voglia di perdere tempo con il fisco italiano a calcolare tasse ed amenità varie quindi concordano quello che vogliono “guadagnare” e poi il presidente benefattore di turno farà i vari calcoli. Altrettanto ovvio che un calciatore come lo svedese non si trasferisca da un club ad un altro per prendere di meno quindi... Da “sportivo” quale io non sono e da tifoso della Viola sono estremamente felice della partenza di Ibra dall'Inter perché lo ritengo il maggiore artefice delle vittorie di quest'ultima nei trascorsi campionati. Per me Ibra è forte tanto quanto antipatico, vette entrambe notevoli; quindi, a mio parere, la squadra campione d'Italia ne uscirà sensibilmente indebolita da questo scambio. Ma il punto non è questo, ma il fatto che si stia continuando su questa strada, sembrava all'inizio del calciomercato che qualche presidente di club fosse rinsavito, penso al Milan, penso alla Juve, penso al Genoa, alla Sampdoria, ai Della Valle che comunque fin dalla loro comparsa hanno sempre tenuto un atteggiamento molto rigoroso nei confronti dei bilanci. Proprio questi ultimi in questi giorni si sono un po' risentiti verso i propri sostenitori che li hanno attaccati per la vendita di Melo alla Juve per la cifra di Venticinque Milioni di Euro... Ora io mi chiedo chi è quel titolare d'azienda sano di mente che di fronte ad un'offerta del genere per un buon calciatore, ma fino a pochi mesi fa un'illustre sconosciuto ai più e tra l'altro accolto con discreto scetticismo dalla piazza, si lascia sfuggire la possibilità di monetizzare e reinvestire il capitale nell'intento di migliorare la rosa dei calciatori... Chi mai avrebbe più investito una simile cifra su di lui? Secondo me oggi Felipe Melo vale Dodici, Tredici Milioni di Euro e da tifoso avrei considerato matto il presidente che non avesse fatto l'affare. I bilanci delle società sono importanti e debbono essere tenuti quantomeno in pareggio, presidenti che ripianano bilanci con immissione di decine di Milioni dovrebbero essere penalizzati in un mondo del calcio che si vuol definire serio. Io proporrei di fare una classifica “derivata” per l'assegnazione dello scudetto, una classifica cioè data dai punti conquistati sul campo meno i punti, nella misura di uno ogni Milione, dato dalla verifica dei bilanci societari di ogni singola Società, premiando in questo modo il risultato sportivo unito al risultato morale.

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