lunedì 12 aprile 2010

Parole parole parole

Parole parole parole. Anche questa volta tanti discorsi ed alla fine non ci sarà nessuna novità. L'andazzo di questi giorni fa presagire, di nuovo, questo futuro. Si sentono e si leggono tanti pareri di questo o quell'addetto ai lavori, vorrei poi sapere di cosa visto che la grande maggioranza di coloro che parlano in realtà non sanno tecnicamente cosa stiano dicendo. Per arrivare ad una soluzione adeguata a quelli che sono i tempi ed in linea con le aspettative del nostro paese sarebbe necessario, a grandi linee, valutare quale sia in Europa il sistema che garantisce maggiore governabilità e poi farlo adattare, da una commissione di pochi tecnici esperti, alle nostre esigenze. Da tutto questo ne dovrebbe scaturire un sistema semplice, leggero e funzionale alla governabilità del Paese, e non essere funzionale alla vittoria di questo e quello schieramento. Quello che deve passare nella testa dei nostri dipendenti pubblici, come giustamente li definisce Beppe Grillo, è che ogni cosa che fanno deve essere in favore del paese tutto e non per i loro sporchi interessi di parte. Se noi cittadini, non riusciamo a trasmettere questo concetto di riforma forte ma del tutto sconosciuto alla nostra classe politica, non avremo nessuna speranza di emergere da questo torpore in cui hanno cacciato l'Italia. Basta chiacchiere in TV, di una classe dirigente idonea non dovremmo neppure conoscere il nome, dovremmo conoscerne solo i risultati, invece conosciamo perfettamente i nomi e le sembianze di ognuno dei circa mille componenti il nostro parlamento, e questo non va certo a nostro favore perchè vuol dire che pensano troppo a fare passerella e poco a lavorare.

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