sabato 16 aprile 2011

Morire in galera

Morire in galera Non si può, non si deve morire perchè un poliziotto o più poliziotti ti hanno massacrato di botte. Non si può, non si deve morire perchè quei stessi poliziotti e chi si è fatto loro complice ti hanno lasciato inerme per ore evitando di farti curare, come se il passare del tempo risolvesse il problema. E' quello che è accaduto a Aldrovandi, così sembra, dai risultati dell'inchiesta che, pur tra tante omissioni, è stata fatta. Oggi questa notizia, secondo la quale la madre sarebbe stata indagata perchè ha alzato la voce per dire che chi preposto non faceva quello che doveva. Stiamo completamente impazzendo. "Mi ammazzate il figlio, mi volete far credere che sia morto per un colpo di freddo, mi costringete ad umiliarmi in piazza per gridare che no, non è possibile, un colpo di freddo non provoca quei danni al corpo di mio figlio, voi che dovreste indagare dove state guardando?
Perchè non riuscite a capire quello che anche un bambino capirebbe, perchè volete che ci difendiamo da chi dovrebbe difenderci? Indagate me che sono comunque la vittima e che ho avuto la forza di scoperchiare il secchio di menzogne che stavate costruendo"...
Non ho sentito un'onda d'indignazione sollevarsi per tutto ciò, non ho sentito il nostro presidente della repubblica, (scritto di proposito in minuscolo), di solito molto prolisso di opinioni, sollevarsi contro chi ha presentato questa ignobile denuncia. I magistrati vogliono rispetto per il loro ruolo? Il rispetto va conquistato sul campo, non perchè si vince un concorso e intraprendendo simili iniziative. Non conosco i motivi per cui questo ragazzo è finito in carcere, non mi interessano, io sono per il carcere duro, per il lavoro in carcere, per i lavori forzati, il tutto dopo l'assoluta certezza della colpevolezza dell'imputato, ma la dignità ed il rispetto per la persona non deve mai mancare da parte di chi dovrebbe avvicinarsi all'ideale di Giustizia. "Io Stato garantisco la tua dignità di uomo anche se ti sei reso colpevole delle peggiori malefatte e garantisco che tutti i miei servitori si atterranno a questo. Chi sbaglia ne pagherà le proprie conseguenze in maniera ancora più dura perchè ad un servitore dello Stato non è concesso sbagliare". Questo dovrebbe essere il principio fondamentale di uno Stato. Questo dovrebbe essere il principio fondamentale della Libertà. Ma sono anni che continuiamo a parlare e ad indignarci per il "bunga bunga", per i "festini", per la D'Addario e compagnia bella. Scordandoci di tutto il resto.

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